Il simpatico claudio caprara, che si dedica principalmente a spalare merda contro chiunque, ma specialmente il berlusconismo, non ha trovato altre parole per descrivere la nostra esperienza.
"Certo, non e' la stessa cosa..."
Non ha saputo che dire della dedica a Cesaroni, delle 5 puntate che ripropongono cose introvabili, non ha saputo che dire dello sforzo di aprire spazi a questa musica.
Non ha notato la ricostruzione IN TRIDIMENSIONALE di un locale scomparso, fatta attraverso ricordi e foto di molte persone, non ha notato che esiste un posto dove puoi esibirti da casa ed essere ascoltato in diretta CANTANDO FOLK o SUONANDO JAZZ, non ha notato l'amore con cui si parla degli amici scomparsi, il senso di appartenenza alla FOLKSTUDIO GENERATION, ne' l'esistenza di un tesoro di documenti raccolti con amore, ne' l'esistenza di un filo rosso che lega me e Cesaroni.
Ha saputo solo dire che il folkstudio era un'altra cosa, e per dimostrarlo ha elencato i nomi di chi ci ha cantato.
Intendiamoci, tutto fa brodo, da questo articolo ci sono arrivate ben 19 visite.
Ma di questa pubblicita' se ne puo' fare benissimo a meno, vero Giancarlo?
Come direbbe il BOSS... !%&$CC(!
Leggere per credere, di fatto se tanto mi da tanto, il resto di cio che scrive acquista un'altra luce.
Ciao Claudio! Riprova, andra' meglio la prossima!
Abituato come sei a smerdare tutto, non riesci piu' vedere bene se quello che calpesti e' vera merda o bucce di banana.
Bucce di banana, direi, stavolta.
Eh eh, che robba...
Per contraltare,
oggi una gentilissima "pischella", diligente studentessa di una universita', si e' presa la briga di interpellarmi su "la generazione folkstudio" e sul revival del folk, fenomeno travolgente, iniziato appena due giorni fa con l'articolo di Sannucci.
Con molta semplicita' e freschezza, mi ha fatto una serie di domande, ha preso nota e ha salutato con gentilezza, promettendomi di farmi avere copia del suo lavoro.
A lei i nomi mitici non dicono quasi niente, e se e' davvero brava, li usera' come claudio per attirare visite sul suo articolo.
Non so se avra' compreso l'immensa carica emotiva e culturale che c'e' dietro le sintetiche mie parole di spiegazione, ma di certo si e' informata alla fonte, e ne scrivera'.
Viva la faccia.
E grazie...
Per finire, confrontare con il pezzo di Sannucci su Repubblica:
Chi c'è stasera? Mario Schiano e Tommaso Vittorini, con la loro tentazione di passare dal free jazz al cabaret napoletano o la chitarra dissonante di Francis Kuiper? Verrà Dave van Ronk a portare un po' di sapore del Greenwich Village? Passerà più tardi Giovanna Marini a salutare e a cantare la ballata per Pasolini o faranno una scappata Francesco o Antonello?Accanto ai nomi c'e' una intrigante evocazione, per ciascuno si fornisce un motivo, una caratteristica, o un semplice modo di fare.
Claudio smerda, Corrado sintetizza, la pischella si prepara al suo futuro... studiando il FOLKSTUDIO GENERATION, il REVIVAL DEL FOLK, le nuove strade della musica.
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